Quando si parla della chiesetta della Stella – che nella giornata di mercoledì 8 giugno 2022 celebra il 70° anniversario della sua riconsacrazione – alle porte di Sasso Marconi, piccolo santuario che si affaccia sulla strada, si narra di una storia che viene tramandata e ricordata dalle persone che vissero alla sua ombra e che ancora oggi la raccontano e la tramandano nelle generazioni.
Interessante in questo caso è anche come, secondo disegni incredibili della Provvidenza, oggi questa piccola chiesa o “porziuncola” (come l’avrebbe chiamata San Francesco d’Assisi) dedicata a S. Maria della Stella, sia giunta in dono all’Opera Marella. È la storia del dono di un povero divenuto ricco che dona ad altri poveri, è una storia ricca di generosità ed umanità.
La vicenda ci è stata raccontata da Giuliana e Mario Tarozzi, memorie viventi e figure sempre presenti ad ogni occasione celebrata presso il santuario, che con onore e riconoscenza conservano questo pezzo di storia e lo raccontano, mantenendolo vivo, come una promessa fatta molto tempo fa.
Dobbiamo tornare a prima degli anni 50, parlando di Laura Aria, figlia della contessa Paolina Paolini, nobildonna bolognese. Laura, unica figlia, restò nubile, ereditando i possedimenti della famiglia, quindi il Podere della Stella che comprendeva diversi ettari di terra, nonché numerosi possedimenti anche a Bologna. Laura aveva una governante fedele, che visse con lei sempre, Lina Cazzola, e per volere di sua madre la contessa Paolini, nel ’50 fece ricostruire la chiesetta della Stella che era stata distrutta dai bombardamenti della II Guerra Mondiale. Non avendo figli e vista la dedizione e l’affetto della governante, Laura decise di adottare Lina con un atto notarile. La donna infatti era stata al suo servizio per più di 40 anni e Laura provava per lei una profonda gratitudine. Alla morte di Laura Lina avrebbe ereditato il tutto, ma in realtà ci mise molti anni affinché questo si realizzasse. Il testamento infatti inizialmente era nelle mani dei cugini della contessa. Fu così che solo il 10 ottobre del 1977, Lina finalmente entrò in possesso della tanto attesa eredità, ma per un’ignoto disegno, morì il 17 ottobre dello stesso anno, quindi pochi giorni dopo.
Nell’asse ereditario subentrarono dunque i fratelli di Lina, ultimo dei quali rimasto in vita fu Aldo Cazzola che ereditò tutto come unico erede nel maggio del 2011. Fu proprio lui a donare il podere della Stella con la piccola chiesina, all’Opera Marella, e a lui è stata intitolata la targa affissa sulla parete esterna della chiesa il 3 giugno 2016.
Il Podere oggi, oltre al piccolo santuario, comprende ben 11 ettari di terra ed è tutt’ora in affitto alla famiglia Tarozzi, che vive lì da 85 anni. Giuliana Tarozzi è appunto la nostra “memoria” viva e racconta di avere appreso tutto dalla cameriera dei Cazzola, morta nel 2015. Questa devozione continua tutt’oggi: Giuliana e Mario, che abitano a poche centinaia di metri, si recano costantemente alla chiesina della Stella come dei validi custodi, svolgendo essenziali lavori di cura e manutenzione del verde come anche pulizie e conservazione degli arredi interi, con la viva intenzione di voler tramandare una storia di amore e di fedeltà nonché di devozione alla Madonna della Stella, rendendoci partecipi di un disegno della Provvidenza, che non intendiamo dimenticare.