l laboratorio teatrale della compagnia Teatro dell’Argine Esodi accoglie circa 40 giovani provenienti da decine di paesi che in questi tre anni hanno trovano nel teatro un terreno fertile di scambio e dialogo.
Dopo le rappresentazioni di fine laboratorio presso l’eremo di Ronzano, trasformato per l’occasione in un hotel dove le vite si incontrano e si sfiorano e dopo lo studio sulla favola di Pinocchio rielaborata con la consapevolezza dello smarrimento dei tempi odierni, quest’anno il lavoro si è concentrato sul mito della torre di Babele.
Partendo dalla suggestione presente in molte culture, quella di un luogo abitato da una lingua primordiale che sfocia in una distruzione creatrice di lingue e di culture diverse. Si parte da Babele e si arriva alla nascita di una nuova comunità, attraversando conflitti, incomprensioni, giocando con lingue diverse e cercando di capirsi senza parlare ma solo grazie al linguaggio universale dei gesti e dei corpi.
Alcuni degli ospiti della struttura di San Lazzaro sono stati tra i protagonisti di questo spettacolo che parla il linguaggio universale del teatro. Bravi ai nostri Sulayman, Richard, Domminic, Ankama e Bakary!