Ph Vittoria Barbiero
Il 28 novembre 2019 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce il miracolo avvenuto per intercessione del nostro Venerabile fondatore. Diventa così certa la beatificazione, e restiamo in attesa di conoscere la data della cerimonia che dovrebbe quasi certamente svolgersi a Bologna dove don Olinto verrà proclamato Beato.
“E’ un giorno di grande gioia per tutta Bologna e per i devoti di padre Marella nella nostra comunità, in Italia e all’estero – afferma l’arcivescovo di Bologna, Cardinale Matteo Zuppi – e siamo grati per questo riconoscimento della Chiesa. Attendiamo con fiducia ed entusiasmo di conoscere la data del giorno della beatificazione. Vogliamo vivere questa occasione per approfondire la sua testimonianza, che ha fatto bene a tante persone. Padre Marella, cristiano e prete, non accettava fatalisticamente la povertà che, allora come oggi, condanna tante persone ma con fermezza, determinazione, intelligenza, progettualità cercava e offriva delle risposte. Lo invochiamo fin d’ora come orientamento per tanti naufraghi della vita, che la sua testimonianza accende di speranza”.
“Finalmente siamo arrivati al traguardo tanto desiderato: Padre Marella finalmente beato!
Ecco la notizia che tutti desideravamo e aspettavamo, soprattutto i bolognesi di una certa età che da anni aspettano questa data. Padre Marella è nel cuore di chi lo ha conosciuto. Questa Beatificazione consentirà a Padre Marella di essere d’esempio e di testimonianza anche per chi non lo ha conosciuto.
Chi lo ha conosciuto, infatti, non ha dubbi sulla sua santità. I giovani hanno bisogno di approfondire e conoscere questo dono speciale e meraviglioso che il Signore ha fatto alla città di Bologna e a tutta la Chiesa bolognese.
Noi dell’Opera di Padre Marella siamo entusiasti e molto riconoscenti per questo avvenimento e ringraziamo tutti coloro, a partire dal nostro carissimo Cardinale Zuppi, per tutto quello che è stato fatto finora per arrivare a questa straordinaria giornata.” Queste le parole di Padre Gabriele Digani.