STORIA
La struttura è stata costruita dall’Opera negli anni’70, con il generoso contributo di Suor Giacinta Busellato e Suor Maria Zattarin. Si tratta di una casa a due piani alla periferia di Piave di Cento, con annessi giardino e campo sportivo, inizialmente destinata all’accoglienza di una decina di minori affidati a coppie di sposi e, in seguito alla tragica situazione della ex-Jugoslavia, di un gruppo di madri con i loro bambini. Dopo un delicato e complesso lavoro di inserimento del gruppo nel tessuto sociale, la casa è diventata una comunità terapeutica per persone con problematiche alcol-correlate, accogliendo la comunità di Boschi di Baricella, nata nel 1997 da un rapporto di collaborazione tra l’Opera e la Parrocchia. Il parroco don Santino Corsi chiese al dott. Giovanni Bonfante di pensare a un progetto per una casa dell’Opera poco lontana dalla Canonica. La scelta di Giovanni e di sua moglie, oggi responsabili della struttura, ricadde su una tipologia di persone i cui problemi non trovavano una risposta adeguata sul piano normativo regionale.
OGGI
La comunità accoglie uomini maggiorenni che stanno affrontando le difficoltà legate alla dipendenza da alcol. L’obiettivo è semplice ma profondo: offrire un luogo sicuro e amorevole dove ciascuno possa riscoprire serenità e fiducia in se stesso.
Ogni giorno, viviamo e cresciamo insieme. Condividiamo momenti preziosi come incontri di gruppo, colloqui individuali, e attività che spaziano dal teatro alla palestra, fino a piccole mansioni quotidiane che aiutano a dare un senso di responsabilità e appartenenza. Il nostro orto, la raccolta di mobili usati, e le giornate dedicate alla cura della casa sono solo alcune delle attività che ci permettono di imparare il valore del lavoro e del prendersi cura degli altri e di se stessi.
Oltre a queste, ci concediamo anche momenti di svago e riflessione, come vacanze in montagna o al mare, o gli incontri tematici settimanali. Chi vuole può partecipare alla messa domenicale o agli incontri di spiritualità, dove cerchiamo risposte e forza per affrontare insieme il cammino.
La comunità è guidata da un piccolo gruppo di persone appassionate: sociologi, educatori e volontari che mettono cuore e impegno in ciò che fanno. Siamo qui per offrire sostegno, ma anche per crescere insieme, rispettando i tempi e i bisogni di ciascuno.